Immaginari alterati. Politico, fantastico e filosofia critica come territori dell'immaginario di Cangianti Luca; Daniele Alessandra; Moiso Sandro - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Immaginari alterati. Politico, fantastico e filosofia critica come territori dell'immaginario

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L'immaginario è un dispositivo di gestione del potere e parimenti di esercizio dell'opposizione. Vampiri, fantasmi e zombie non costituiscono mere maschere di un escapismo pilotato, ma sono metafore potenti incorporate in teorie critiche e in pratiche antagoniste. L'immaginario non occupa soltanto uno spazio ristretto del pensare umano, ma riassume in sé in forma attiva/cosciente e passiva/indotta tutte le formulazioni dell'attività intellettuale. Non è tanto l'immaginario a essere politico, quanto il politico a essere immaginario; così come lo sono la letteratura, l'arte, l'economia e perfino le scienze naturali nelle diverse articolazioni paradigmatiche che si sono succedute nel corso della storia. Occorre liberare l'immaginario dal ruolo falsamente sovrastrutturale che gli è affidato nella società dello spettacolo, per affermarne la dialettica appartenenza alla struttura stessa delle società umane e per far sì che tutta la sua potenza diventi strumento di radicale cambiamento dello stato di cose presenti. Quello che il lettore ha tra le mani è un testo antologico sui differenti ruoli e funzioni che l'immaginario può rivestire in ambito culturale, letterario, cinematografico e politico. Non a caso tutti gli autori sono redattori della webzine "Carmilla" il cui logo recita "Letteratura, immaginario e cultura di opposizione": una testata che da anni raccoglie l'attenzione quotidiana di migliaia di lettori, interessati a quella critica dell'esistente di cui si articolano qui alcuni percorsi. Prefazione di Valerio Evangelisti.

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